Abbiamo già analizzato il digital divide nell’articolo dedicato dal lato tecnico (leggi l’articolo ”Il digital divide”), ma da un altro punto di vista il digital divide è senza dubbio quello tra sostenitori e critici della digitalizzazione.
Andiamo subito ad esplorare rischi e possibilità derivanti dalla digitalizzazione del mondo.
Dovendo riassumere le principali paure che molte persone vivono riguardo il tema, troviamo:
- Perdita dei posti di lavoro: certamente negli ultimi anni il progresso tecnologico ha portato enormi miglioramenti nel campo dell’automazione dei processi aziendali. L’intelligenza artificiale e la robotica hanno sostituito una percentuale di lavoratori all’interno di determinate aziende. Lo scopo dell’automazione è quello di ottimizzare la produttività e migliorare l’affidabilità. La sostituzione dell’uomo da parte delle macchine, però, non può avvenire per quelle mansioni dove è necessaria creatività ed empatia, è più facilmente realizzabile, come sta accadendo, nelle attività ripetitive a basso valore e soggette ad errori umani. L’entità di questa minaccia cambia anche a livello geografico, nei paesi avanzati, dove il costo del lavoro è più alto, l’impatto dell’automazione è più rilevante, mentre nei Paesi emergenti i costi da sostenere per implementare processi di automazione sono difficilmente sostenibili. Motivi per i quali è ancora oggi difficile colmare il digital divide.
- Fiducia e paura dell'ignoto: la digitalizzazione è penetrata in molti aspetti della nostra vita, sicuramente ci permette di connetterci e comunicare tramite i social media, poi è presente nelle transazioni commerciali, nella mobilità, nell’istruzione, nell’assistenza sanitaria ecc. Si sta insinuando con la forte spinta dell'intelligenza artificiale, che non solo mira ad eguagliare, ma addirittura a superare quella umana. Quando l’essere umano percepisce una mancanza di controllo, quando si sente sfuggire qualcosa dalle mani, vive situazioni di ansia e l’atteggiamento vira sulla difensiva. Questo avviene in particolar maniera quando si tratta di applicazioni con alto grado di fiducia, come la gestione finanziaria o le cure mediche. Le questioni relative alla fiducia rappresentano un freno importante nell’adozione delle tecnologie digitali.
- Privacy e sicurezza a rischio: le aziende vivono di dati delle persone, che l’AI elebora per profilare e implementare algoritmi predittivi in grado di permettere alle aziende di avere una comprensione approfondita dei comportamenti dei consumatori. Dal lato consumatore, alcuni di loro vedono tale possibilità come strumento per la customizzazione, altri come un'invasione della privacy a scopo di lucro. Ma l’aspetto più delicato riguarda la sicurezza nazionale, lo sviluppo di armi letali come i droni da combattimento per esempio, ma anche l’esposizione degli Stati agli attacchi informatici sono argomenti sui quali è complicato argomentare a favore.
- Bolle informative ed era della post-verità: nell’era digitale, dove la principale fonte informativa è costituita dai social media, all’interno dei quali gli algoritmi forniscono a ciascun utente informazioni personalizzate, si tende alla polarizzazione /estremismo delle informazioni. Comune in questa epoca è la diffusione della fake news, la disinformazione è ovunque. Il potere dell’AI è così grande da poter creare audio e video falsi ma dall’apparenza realistica. Per colmare il digital divide è opportuno riuscire a gestire questa conseguenza non voluta.
- Effetti comportamentali dello stile di vita digitale: gli strumenti digitali ci portano stimoli che ci fanno rimanere per ore attaccati agli schermi. Questa dipendenza può ostacolare i normali ritmi del sonno, l’attività fisica e soprattutto la nostra capacità di costruire relazioni in presenza. Con il trascorrere del tempo, la permanenza eccessiva davanti ad uno schermo riduce la nostra capacità di concentrazione e nel prendere decisioni ci dimentichiamo della nostra capacità di giudizio affidandoci a ciò che l’algoritmo di intelligenza artificiale ci suggerisce.
Tocca ora analizzare le enormi possibilità che la digitalizzazione offre apportando indubbio valore per la società. La digitalizzazione promette:
- Creazione della ricchezza: tramite la creazione di ecosistemi che gestiscono transazioni senza confini geografici e settoriali. Le tecnologie digitali permettono alle attività di innovare la customer experience, promuovendo una creazione di valore più efficace ed efficiente. Al contrario dei modelli di business tradizionali, quelli digitali richiedono meno risorse e sono altamente scalabili, generando una redditività più elevata.
- Apprendimento grazie ai big data: le piattaforme digitali collegano senza soluzione di continuità imprese, cliente, stakeholder, consentendo comunicazioni e transazioni illimitate. Si passa dall’accumulo di risorse fisiche alla raccolta di dati grezzi, che rappresentano la vera risorsa tramite i quali i sistemi di intelligenza artificiale creano le proprie basi di conoscenza. Consentono alle persone di apprendere nuove competenze lungo tutto l’arco della vita.
- Smart living e realtà aumentata: sediamoci comodi sul divano di casa, ordiniamo con i comandi vocali alla tv di accendersi, al forno di scaldare il nostro pranzo, aspettiamo il drone per la consegna della spesa. In garage ci aspetta un veicolo elettrico autonomo per portarci dove desideriamo. Neuralink di Elon Musk sta sviluppando l’impianto di micro-chip al fine di creare un’interfaccia cervello-macchina che consenta agli esseri umani di controllare i computer con la propria mente!
- Allungamento della vita: unendo big data e settore sanitario, le nuove tecnologie permettono la scoperta di nuovi farmaci e la medicina di precisione. La prevenzione migliora grazie ai dispositivi indossabili, che monitorano in maniera continua la nostra salute. Stesso discorso vale per le tecnologie alimentari, dove la combinazione di biotecnologie e intelligenza artificiale mira ad ottimizzare la distribuzione e la produzione del cibo per porre fine a fame e malnutrizione.
- Sostenibilità e inclusione sociale: la diffusione dei veicoli elettrici sarà il driver principale per garantire la sostenibilità ambientale. Il concetto di scambio di energia solare peer-to-peer, che consente la reimmissione in rete dell’energia in eccesso, sarà di grande aiuto per il risparmio energetico. Grazie all’AI potremmo implementare un sistema di economia circolare di utilizzo dei materiali attraverso il riuso e il riciclo.
Per diventare una società 100% digitale, dobbiamo applicare le tecnologie in ogni aspetto delle nostre vite, nonostante paure e minacce dovute alla digitalizzazione, i benefici per l’umanità sono evidenti. Un’applicazione corretta delle nuove tecnologie migliorerebbe di gran lunga la nostra felicità.